


Appare nel 1935 questo grosso teleobiettivo da 40cm (400mm) di luminosità f/5, con codice TLCOO
Era stato concepito in unione col la cassetta reflex PLOOT oppure col Visoflex I.
Il paraluce è separato
mdmaf di 8metri
peso di 2,3Kg
filtri E85
prodotto sino al 1955 in 679 esemplari.
Gli esemplari costruiti dop il 1950 sono stati dotati di trattamento
antiriflesso, che mancava negli obiettivi del primo periodo costruttivo.
Quest'ottica è sopprannominata dagli appassionati Leica come 400mm
a tromboncino, causa la sua forma strombata.

Il grosso paraluce. lungo ben 10cm, è siglato THMOO
Lo MTF mostra una sorprendente uniformità di resa, con ottima
performanceal
centro, ma con la chiusura di mezzo diaframma la resa migliora,
ma non in modo significativo.Comunque il centro del fotogramma, che
rimane la sezione più importante di un teleobiettivo, presenta una resa
elevata. Considerando che si tratta di un'ottica degli anni Trenta,
senza vetri speciali, si può considerare la resa del Telyt come bassa
in generale, ma buona per un teleobiettivo di quel periodo storico.
E' probabile che Leitz abbia costruito questo obiettivo per
controbattere il noto e formidabile Sonnar 300/4 per Contax a
telemetro, entrambi obiettivi di prestigio per i due sistemi fotografici

La seconda versione del 40cm presentata nel 1956 e rimasta in
produzione sino al 1967, (ultimo nr 2227000), presenta un peso alleggerito a 2,050kg, e
l'utile paraluce telescopico incorporato.
Codice invariato, rispetto alla versione precedente, TLCOO. Da notare che anche se inizialmente siglato 40cm, come il
precedente. successivamente fu rinominato 400mm. come in uso nel
dopoguerra.
Lo schema ottico viene allegerito a 4 lenti in 3 gruppi, col doppietto posteriore collato, vedi schema sotto.
La minima distanza di messa a fuoco rimane a 8 metri
Concepito, come il predecessore, per il Visoflex I, grazie alla testa
ottica svitabile, poteva essere utilizzato sui Visoflex II e III, con
maggior leggerezza operativa.
La produzione è certificata in 3360 pezzi.
Chiaramente, a metà degli anni Sessanta, con la comparsa della serie
Leicaflex, il Visoflex e i suoi obiettivi persero gran parte del loro
significato tecnico.


Era anche disponibile l'apposito mirino esterno, cod SQTOO, più rapido
e leggero nell'uso rispetto al Visoflex, ma chiaramente utile solo
nella messa a fuoco all'infinito.

Serie di filtri E85, con relativi codici, per il Telyt 40cm f/5 seconda versione. al centro il filtro UV, molto rari

Combinazione del 40cm seconda versione con Visoflex I e mirino PEGOO
Da notare la grossa staffa ruotabile, per fissare l'ottica al
cavalletto: la posizione serve ad equilibrare il peso tra ottica e
complesso Visoflex+macchina.
Pur con la pesantezza e l'ingombro del Visoflex per anni il 400mm ha
rappresentato, nel sistema Leica, un punto fermo per fotografi sportivi
e di caccia fotografica.

Una delle più affascinanti realizzazioni Leitz è sicuramente il
Leica Gun,
un fucile fotografico, realizzato dalla LNY, che poteva utilizzare
diverse ottiche da 20 o da 40cm, come quello illustrato. Si nota il Visoflex I con visore PEGOO e un corpo If.

Su questo
accessorio si può vedere un articolo esaustivo
qui
Nella pubblicità della Leitz inglese, sotto, è propio utilizzato il Telyt 40cm prima versione, tuttavia senza paraluce.

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Fabbrica della Ernst Leitz Canada, operazioni di controllo: notare a sinistra il Telyt 400mm, con relativo Visoflex
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Naturalmente
il mercato delle ottiche universali proponeva anch'esso. a prezzi più
vantaggiosi rispetto al Leitz,dei grossi teleobiettivi da 40cm: a
sinistra un Meyer Telemegor 40cm
f/5,5, a destra un Astro Berlin, completo di cassetta reflex, rarissimo.