Leica IIIf
Pp.Ghisetti
La Leica IIIf è la prima nuova macchina prodotta dalla Leitz dopo il
periodo bellico, essendo la IIIc del 1946 solo la prosecuzione della
produzione precedente, pertanto ha una notevole importanza storica,
presentando di nuovo il marchio Leitz sui mercati internazionali, ove
era molto forte la richiesta di un nuovo modello, per rimpiazzare
le macchine disperse o danneggiate durante il periodo bellico. Inoltre
con questo modello il flash entra definitivamente nel corredo
fotografico come un accessorio indispensabile, per superare la
limitazione derivata dalla bassa sensibilità delle pellicole dell'epoca
e poter pertanto utilizzare le ottiche alle chiusure medie del
diaframma, con vantaggio evidente di una maggior profondità di campo e
un soggetto più definito. La tecnica del
fill-in
entra a far parte della cultura fotografica, permettendo ritratti
bilanciati in controluce, creando pertanto un nuovo stile fotografico.
Il modello IIIf, codice LOOHW oppure LOOPN se completa di ottica Elmar
50/3,5, è stato introdotto nel settembre del 1950 con nr 525001,
ed è stata prodotta sino al 1956 sino al nr 837720.
La novità principale di questo apparecchio è la possibilità di
sincronizzare sia i flash a lampadina che quelli elettronici, derivata
da un progetto di Albert e Schapp del 1948.
Un disco posizionato intorno alla ghiera di comando dei tempi
dell'otturatore, permetteva gli aggiustamenti necessari, per
sincronizzare tutti i flash, con l'opportuno ritardo. In questo modo si
ottiene una sincronizzazione totale, con qualunque tipo di flash, sia
per dilettanti che per i professionisti.
Costruzione leggera e robusta grazie al corpo in alluminio con carter e altri particolari in ottone. Peso 420g.
Tre le versioni principali ufficiali:
- dal nr 525001 (ovvero dall'inizio
produzione) con numeri neri (Black Dial, in inglese) di
sincronizzazione e velocità di otturazione pari a 1/30 - 1/40 - 1/60;
sino al 1952 71.000 pezzi prodotti;
- dal nr 615001 fornita di numeri rossi (Red Dial, in inglese) di
sincro e velocità pari a 1/25- 1/50 - 1/75; inoltre da questo numero di
matricola l'otturatore viene rivisto, con una costruzione più leggera e
con uno scorrimento migliorato. Dal 1952 al 1953 con 54.000 pezzi
prodotti;
- terza versione dal nr 685001, con numeri rossi e autoscatto. Da
notare che talvolta l'autoscatto si trova anche in macchine di
numerazione precedente, in quanto aggiunto su richiesta dalla Fabbrica.
Introdotta nel 1954 sino al 1957 (ultimo nr 825000), per 59.000 pezzi prodotti.
In ogni caso i tempi di otturazione vanno da 1sec sino ad 1/1000 di sec.
In totale sono state prodotte 184.000 esemplari di IIIf.
Tutte le IIIf si riconoscono immediatamente il film reminder sul
bottone di avanzamento, la lentina diottrie coassiale al pulsante di
riavvolgimento e la presa sincro sul retro del carter superiore. Mirino
telemetro con ingrandimento 1,5x che, con una base telemetro di 38mm,
porta la base effettiva telemetrica a 57mm.
Tutte le IIIf sono state ufficialmente fornite esclusivamente cromate,
tranne quelle per l'Esercito svedese (100 esemplari, vedi in fondo) o
quelle riverniciate artigianalmente, vedi esempio più avanti.
Sul carter superiore può apparire l'incisione D.R.P. (
Deutsche Reich Patent - Brevetto Statale), D.B.P (
Deutsche Bundes Patent - Brevetto Federale) oppure GMBH ovvero
Gesellschaft mit Beschraekter Haftung, Società a responsabilità Limitata.
5567 fotocamere sono state relizzate in Canada, sia della serie
Numeri Neri che Numeri Rossi, con nr di parteza 610001 nel 1952: di
queste 2000 pezzi sono con autoscatto.Solo 190 (219 secondo fonti
americane) esemplari possiedono l'incisione
Midland - Ontario. Sembra che il pubblico americano preferisse
nettamente le macchine fabbricate in Germania! Da notare che la
produzione canadese è continuata dopo la cessazione della produzione sa
Wetzlar, con due lotti di 100 pezzi ciascuna.
La seconda IIIf prodotta in assoluto in Canada nel 1952: si nota il nr di
matricola 610002, appartenente al primo lotto di 1000 pezzi della
versione n.n., e l'assenza della particolare incisione della macchina
precedente.
Gruppo otturatore-telemetro di Leica IIIf:
La IIIf trova (trovava) la sua completa realizzazione con l'uso dei
vari tipi di flash, tra cui si segnalava il Leitz CEYOO, appositamente
concepito per l'utilizzo con questa macchina,
vedi qui.
La Leica IIIf rappresenta probabilmente il miglior compromesso nella
famiglia delle macchine con innesto a vite 39x1m: la costruzione
meccanica generale, il peso e le dimensioni contenute,
l'otturatore al limite della perfezione, l'enorme quantità di accessori
e di ottiche, rappresentano sicuramente un perfezionamento notevole
rispetto ai modelli precedenti. La sua principale caratteristica, la
sincronizazzione con tutti i tipi di flash, col tempo è passata in
secondo piano, rimpiazzata dalla perfezione meccanica generale. Il
prezzo è sempre rimasto molto equilibrato e non ha mai raggiunto le
quotazioni, talvolta esagerate, del modello successivo IIIg, che in
fondo offre un mirino migliorato ma spesso inutile nell'uso di ottiche
normali e grandangolari. A ns parere una delle migliori Leica di sempre
e un
best to buy nel rapporto prezzo-prestazioni nel mondo delle fotocamere d'epoca.
Conversioni
Un certo numero di apparecchi Leica delle serie precedenti sono state
convertite in fabbrica in modello IIIf su richiesta dei clienti, a conferma dell'aumentato uso del flash.
Queste
si riconoscono per il mix di elementi produttivi ma sopratutto per i
numeri di matricola, che sono sempre quelli della macchina originale di
partenza. SI tratta pertanto di modelli intermedi
originali, normalmente non catalogati, ma denominati
Sync. Qui mostriamo alcuni esempi.
IIIc Sync
Una IIIc del 1950 trasformata in IIIf numeri neri con autoscatto, trasformazione abbastanza comune nel dopoguerra
IIIa Sync
Uno dei primi esemplari di IIIa del 1936 aggiornato in IIIf
numeri neri, senza autoscatto, e col pomello di riavvolgimento originale, da notare che il peso risulta identico
ad una IIIf originale, 420g, mentre la cassa non è stata cambiata e
risulta più corta di 3 mm.
IIIa Sync
Un esemplare più tardivo di IIIa modificato in IIIf , numeri neri,
senza autoscatto, anche in questo caso il pomello di riavvolgimento è
rimasto quello originale.
IIc Synch
Una perfetta trasformazione di una IIc del 1948: sono stati
aggiunti i tempi lunghi e il sistema di sincronizazzione, rendendo la
macchina una perfetta IIIf n.n., pomello compreso. Non comune.
Standard Sync
Notevole trasformazione di una Leica Standard del 1939 in una IIIf:
sono stati aggiunti il telemetro, i tempi lenti, e il complesso sincro
n.n. della IIIf, compreso il totale cambio del gruppo dei tempi di
otturazione e il nuovo pomello di riavvolgimento con
reminder. Una operazione complessa, probabilmente molto costosa, che
ha totalmente trasformato la macchina,
IIIf completa di Leicavit, vedi anche
qui
Versioni speciali
IIIf per le Forze Armate svedesi
Detta anche Tre corone con riferimento al simbolo del Regno di Svezia,
(che tuttavia NON compare in questa macchina), ambitissima,
100 esemplari di IIIf n.r.senza autoscatto, vedi scheda
dettagliata
qui
IIIf per l'Esercito Italiano
Caratterizzata dalla Stella, anche sull'ottica, e dalla sigla E.I, rarissima, vedi scheda dettagliata
qui
Leica IIIf Betriebsk
Macchine per valutazione o uso interno alla Fabbrica, possiedono una
numerazione di solito a tre cifre fuori sequenza, esistono sia con che senza autoscatto, rare e ricercate.
IIIf Atrappe
Le macchine e le ottiche Atrappe sono vuote, senza meccanismi interni,
per vetrina o esposizione, le ottiche non portano numeri di matricola,
mentre nelle macchine questo è seguito da una lettera A. Rare e ambite.
IIIf Leitz Eigentum
Proprietà della Leitz, non in vendita, fornite sul carter posteriore dell'apposita incisione, rarissime.
un certo numero, forse 85, di Leica IIIc sono state modificate in IIIf
e verniciate in nero, per uso interno e valutazioni della fabbrica e
portano l'incisione L-E. Si posizione all'interno del gruppo nr
517.396 - 517.525. Estremamente
rare e poco conosciute, in quanto molte sono andate perdute. In alcuni
esemplari l'incisione è stata cancellata per poterla rivendere
liberamente.
IIIf nera
-
grigia
Come detto precedentemente le uniche IIIf in colore nero originali sono
quelle per le Forze Armate Svedesi, (tralasciando le Leitz-Eigentum, di
cui sopra ufficialmente non vendute), ma esistono esemplari
riverniciati
da alcuni specialisti di queste trasformazioni: qui un bell'esempio
dell'artigiano
giapponese Shintaro, completa di ottica Summaron 35/3,5 e raro mirino
WEISU. Sotto un ulteriore esempio di IIIf con una perfetta
colorazione grigia, anch'essa non originale, ma ben eseguita.
IIIf dorata
Non originale, ma molto ben eseguita, qui illustrata come curiosità.
IIIf Kuhn
Appartenuta al negozio di Wolfgang Kuhn di Lubecca, Leica Specialist, incisione sul fondello. Curiosità.
BORSE
La IIIf poteva utilizzare diverse borse pronto:
- ESNAR , corpo con ottica Elmar 50/3,5
- ESFUS, corpo con ottica Summicron 50/2
- EXOOM, corpo con ottica Summatit 50/1,5
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Catalogo Generale Leitz 1954 con IIIf e
autoscotto invece che autoscatto!
Libretto di manutenzione della IIIf