Il Tele Elmar nasce nel 1965 per rimpiazzare l'ormai vetusto Elmar di
pari focale e luminosità: lo schema ottico passa da 4 a cinque lenti in
3 gruppi, con due doppietti collati, mentre il barilotto risulta molto
più compatto del precedente modello, con una lunghezza fisica che passa
da 12,5cm a 10,5cm. Il cod è 11851, la finitura solo nera, la minima
distanza di messa a fuoco di 1,5m, il passo filtri E39, il peso di 550g.
La testa ottica è svitabile per l'uso su Visoflex.
Il paraluce separato e rovesciabile è il classico IUFO0, vedi scheda.
Si riconoscono:
- prima versione con la ghiera di messa a fuoco scanalata e
godronata;
- seconda versione prodotta dal 1970 sino al 1992 con ghiera di
messa a fuoco finemente zigrinata;
- terza versione, prodotta dal 1993 al 1997, ora con cod 11861
con barilotto completamente ridisegnato, che anticipa quello del
modello Apo f/3,4, con paraluce telescopico incorporato e passo filtri
E46. Identico disegno ottico delle versioni precedenti. La ghiera dei
diaframmi passa dalla zona anteriore dei primi due modelli alla zona
mediana del barilotto. Testa ottica fissa. Circa 2700 esemplari
prodotti.
Dal punto della resa ottica si tratta di un obiettivo molto ben
riuscito, al limite del capolavoro, già a TA: a f/5,6 si ottiene
l'optimum con perfetta delineazione del soggetto sia al centro che ai
bordi. Leggermente visibile sia la vignettatura a TA che una leggera
distorsione. Ottima la soppressione dell'aberrazione cromativa, fatto
notevole in un obiettivo non dichiarato come Apo.
Surclassa in tutti i parametri, sia fisici che ottici, la vecchia
versione dell'Elmar 135mm.
Estremamente consigliabile per nitidezza e resa tridimensionale,
nell'autentica tradizione Leica.
altro articolo sul Tele Elmar 135/4
http://www.wetzlar-historica-italia.it/elmarM135.htm
Schema ottico e particolari costruttivi del barilotto.