I
disegni furono scoperti a Wetzlar
dallo stesso Rogliatti alla fine degli anni '70. Egli ottenne dalla
Leitz
l'autorizzazione per portarli con se a Torino, dove personalmente ne
curò la
realizzazione presso una stamperia artistica.
La
realizzazione è composta da
una cartella di grandi dimensioni contenenti tre disegni numerati,
accompagnati
dal seguente testo di Gianni Rogliatti:
Queste tre tavole sono i primi disegni della Leica e, per una fortunata coincidenza, sono state ritrovate nel 1979, anno centenario della nascita di OskarBarnack.
Un disegno è datato 23 giugno 1923 e
rappresenta il modello “0” o Nullserie, cioè quello costruito in una
trentina di esemplari: si può osservare che non
Il secondo disegno è del 5 agosto 1924 e si riferisce alla macchina di serie, nella sua prima versione con il meccanismo a ruota dentata per garantire il corretto movimento del bottone di carica. Entrambi sono firmati Schifer.
Il terzo disegno, datato 12 settembre 1927, è leggermente diverso dagli altri, in quanto gli elementi principali della macchina sono numerati e riferiti alla dicitura di sinistra. Si tratta di una tavola fatta per spiegare il funzionamento della macchina,e qui compare finalmente il nome Leica.
La scritta M 3:1 significa che i disegni sono statieseguiti in scala tre a uno, secondo una pratica corrente dell’epoca: tuttavia allo scopo di averedisegni più maneggevoli ed anche più facili da utilizzare per il controllo delle dimensioni dei pezzi delle macchine, essi sono stati riprodotti in modo che la scala sia esattamente due a uno.
Gli originali, disegnati a china su carta
lucida, sonostati restaurati, e le riproduzioni sono state eseguite
I tre disegni e questo foglio costituiscono una serie numerata, e ciascun disegno è firmato per garantire che si tratta di quelli ottenuti dalle lastre originali.
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