PRADO S
PP.Ghisetti
Questo proiettore, cod UGILU, apparso nel 1956, possedeva un design del
tutto diverso dai suoi predecessori, e poteva utilizzare lampade
da 250 e 350w. Quest'ultima doveva però essere abbinata ad un
ventilatore che si trovava sotto la base del proiettore. Questo
infatti, veniva fornito completo di un'elegante valigetta da trasporto
con una base vuota, che, eventualmente, poteva contenere la ventola. La
versione con ventola era denominata SM, codice UKARU.
Il peso del proiettore era di 750g, mentre con la valigia si arrivava
ad 1,350g. L'altezza era di 20cm, contro i 15cm del Prado 100/150.
Il disegno, curato in tutti i particolari e tipico degli anni
Cinquanta, era di Hans Kurt Uellenberg.
La struttura del proiettore era realizzata in metallo leggero, con il
corpo in alluminio rimuovibile verticalmente, per l'accesso alla
lampada e alla parabola: l'aria calda generata dalla lampada era
dispersa da una elegante griglia posta superiormente. Tutta la
costruzione risultava ricercata ed originale. La novità tecnica
proposta dal Prado S era nel caricatore delle dia con pressore, per
tenere in posizione le diapositive montate senza telaietto con vetro.
Il carica diapositive poteva essere montato sia orizzontale che
verticale.
Le ottiche disponibili erano:
- 85 Hektor f/2,5
- 100 Dimaron f/2,8
- 100 Hektor f/2,5
- 120 Hektor f/2,5
La versione illustrata, con ottica Hektor 85/2,5 e carica dia
orizzontale possedeva il codice UOCRU.
Il Prado S non ottenne il successo sperato, forse a causa delle
dimensioni e del peso, rispetto agli altri proiettori Leitz, e malgrado
il bel design rimase in catalogo solo sino al 1960.
Oltre al prezzo superiore, rispetto ai Prado più economici,
probabilmente ha pesato sulle vendite del PradoS il fatto di presentare
con anni di anticipo una lampada molto più potente rispetto a quelle
utilizzate dagli appassionati negli anni Cinquanta, necessità al tempo
non ancora sufficientemente sentita nelle proiezioni amatoriali.