Leica Militari Luftwaffe
Aviazione Militare tedesca II G.M.
Pp.Ghisetti
La Luftwaffe, l'Arma aerea tedesca, ha usato estensivamente gli
apparecchi Leica sin dal 1936, secondo alcune fonti, anche se le
consegne registrate partono dal 1939, con macchine riportanti
l'incisione in bianco sulla vulcanite del dorso e il numero di
contratto sul carter superiore inizialmente 38078 preceduto da FL,
ovvero
Flieger. All'inizio della guerra, 1939/40 il numero di contratto è cambiato in FL.38079.
Le Leica assegnate alla Luftwaffe rappresentano un capitolo particolare
delle Leica Militari in quanto queste sono state tutte catalogate negli
archivi della società Leitz, poichè l'incisione
Luftwaffen Eigentum (Proprietà
dell'Aviazione) era eseguita dalla stessa Leitz insieme all'incisione
FL.No 38078/79, che, come detto, rappresenta il numero del contratto. La Leitz eseguiva
anche altre incisioni in fabbrica come W.H (
Wehrmacht Heer - Esercito) oppure M per
Marine.
Tutte le incisioni con aquila e svastica erano sempre eseguite in loco
e non risultano dai registri di fabbrica, come pure altre incisioni
come W.Haven, MF, Heer. Pertanto se la macchina in esame con le
incisioni corrette (FL e LE) risulta spedita a Berlino, (Bln nei registri Leitz) ovvero al centro
dell'Approvviggionamento dell'Esercito, che smistava le macchine alle
varie branche militari, si può
ragionevolmente pensare che la macchina sia autentica, se la macchina è stata spedita altrove si può
sicuramente
pensare sia un falso. Specifichiamo che l'indicazione Bln nei registri
di fabbrica (ovvero la spedizione a Berlino) NON è in se stessa
corrispondenza di macchina autentica, in quanto vi erano sicuramente
degli apparecchi Leica spediti a Berlino per usi civili o industriali.
La lettera K significa
Kugellager, ovvero Kaltefest ,
macchine preparate per operare a basse temperature con l'aggiunta di
cuscinetti a sfere, quando presente su obiettivi significa che sono
stati utilizzati lubrificanti speciali resistenti al freddo. Alcune
macchine possiedono sul carter superiore solo l'incisione FL. No 38079,
ma non l'incisione
Luftwaffen Eigentum,
per motivi non ancora chiariti, o probabilmente per il cambio del rivestimento in vulcanite. Questa incisione appare invece
spesso stampata nel dorso posteriore, sia in impressione che in color
bianco, in almeno due
font
diversi. Da notare inoltre che la lettera No seguita dal numero sia di
contratto che di matricola è sempre sottolineata nello o (piccolo) con
un trattino.
I modelli di Leica utilizzati dalla Luftwaffe (che ricordiamo ha anche
utilizzato altri tipi di fotocamere come le Robot,con motore a molla,
per esempio) sono: III- IIIa - IIIb - IIIc - IIIcK. Tutte le macchine
che sono senza tempi lunghi non sono mai state utilizzate dalla
Luftwaffe, il che esclude automaticamente le numerose copie e falsi di
origine sovietica, vedi in fondo la sezione dedicata ai falsi.
Calcoliamo che le Leica militari certificate dal registro di Fabbrica
siano circa 3150 pezzi, più naturalmente tutte le altre macchine
utilizzate, che tuttavia non è possibile quantificare.
Un testo fondamentale per la ricerca storica in questo campo è
Gewindekamera mit MilitaerGravuren 2.WK
di Luigi Cane, che riporta la lista completa e conosciuta delle
macchine della Luftwaffe.
Pubblicato
per conto della società Leica
Historica tedesca, risulta indispensabile per stabilire l'autenticità
delle macchine, e presenta in fondo anche alcune immagini a colori
esplicative.
Incisione posteriore di stile diverso
Luftwaffen Eigentum, notare il
trattino che separa le due parole, accanto ottiche con identica
incisione
A lato incisione su borsa, in unica parola senza trattino.
Incisioni del contratto FL. No 38079, la macchina in basso presenta
anche la lettera K dopo il nr di matricola, vedi spiegazione
all'inizio. Da notare che le IIIcK cromate sono rarissime: questa
consegnata il 2 febbraio 1942, appartiene ad un lotto di 50 macchine
nr387101 - 387150, di cui pare che solo 6 esemplari siano sopravissute alla Guerra.
Incisione sul carter posteriore
Luftwaffen Eigentum,
la macchina a destra, completa di ottica Summitar e borsa, marcate
entrambe, sono state consegnate in contemporanea (cosa molto rara) a
Berlino il 1 ottobre 1940, con nr consegna 9780.
Leica IIIcK con nr contratto, completa di ottica Elmar marcata,
incisione
Luftwaffen Eigentum sul carter posteriore, mirino VIOOH e
borsa, consegnata a Berlino il 19 luglio 1943, nr consegna 9726.
Bellissimo e raro complesso, tutto marcato, composta da Leica IIIc,
Hektor 13,5/4,5, Summitar 5/2 e borsa anch'essa marcata, consegnato il
14/11/1940, nr consegna 19479.
Leica IIIc con nr contratto e incisione sull'obiettivo cancellata,
mettendo a nudo l'ottone sottostante: macchina con tutta probabilità
autentica, in quanto si è cercato di nasconderne la provenienza e il
nuovo possesso non autorizzato.
Bel complesso costituito da IIIc con FI 38079 sul carter, Summitar 5/2
marcato LE, consegnata a Berlino il 18 Novembre 1940, nr consegna
19483, completa di motore a molla MOOLY e custodia dedicata EYSOO.
OTTICHE
Una serie di ottiche marcate
Luftwaffen Eigentum, Elmar 5/3,5, Summitar 5/2 e Elmar 3,5/3,5, due
font diversi originali, molto falsificate.
Sotto a sinistra il
font primo tipo, il secondo tipo a destra.
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particolare del primo tipo di incisione utilizzato dalla Leitz.
Straordinario obiettivo da 15cm (150mm) con l'eccezionale apertura di
0,85, usato sui Dornier Do17, da ricognizione notturna, forse abbinato
ad un apparato per fotografia a raggi infrarossi. Non si conosce in
quanti
esemplari sia stato prodotto, probabilmente pochissimi. Nel FB Leitz a
questo numero di matricola corrisponde un lotto di 20 obiettivi
risalenti al 1943, senza altre indicazioni, denominati
Versuche,
ovvero prototipi,. E' noto che durante la Seconda Guerra
mondiale si è assistito al proliferare di ottiche speciali, (Leitz e
Zeiss in primis), spesso volute dagli alti comandi delle SS, sia per
questioni tecniche che di prestigio.
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Le Leica marcate
Luftwaffen Eigentum
rappresentano il gruppo di Leica tra le più ambite e desiderate in
assoluto, un piccolo mito del mondo Leica, con quotazioni molto
elevate, dipendenti dalla presenza o meno di ottica, borsa o
addirittura qualche altro accessorio. Tuttavia sono anche più
facile da identificare corettamente, grazie alla documentazione dei
registri di Fabbrica. E' chiaro che un buon falsario può partire da una
Leica civile del periodo di guerra e renderla
militare,
in presenza di un incauto e non preparato acquirente. Tuttavia
l'incrocio dei numeri di serie, modello, destinazione e correttezza
delle incisioni può essere una discriminante importante.
Escludiamo le copie militari fantasiose e pacchiane (le Luftwaffe
dorate, che colpiscono ancora l'attenzione degli appassionati ingenui e
non preparati), di cui mostriamo sotto alcuni esempi. Infine ricordiamo
che difficilmente un venditore esperto metterà in vendita una Leica
militare senza un'adeguata documentazione e pertanto ad un prezzo
congruo di mercato, mentre i miracolosi ritrovamenti da parenti o nei
mercatini sono sempre da considerarsi con sospetto, se non con la
certezza del falso.
Fotografo tedesco con Leica nel 1944 sul fronte di Anzio-Nettuno
FALSI
Una serie di fotocamere sovietiche imitazioni di
Leica Luftwaffen Eigentum,
con simboli, colorazioni e particolari di fantasia. Ricordiamo che la
differenza fondamentale tra una FED e una Leica è nel nottolino del
telemetro, triangolare nelle FED, rotondo nelle Leica. Nessuna Leica
militare è sprovvista di tempi lunghi e non esistono, come illustrato
abbondantemente sopra, Leica dell'Aviazione tedesca bianche o verdi, e
tantomeno dorate o, più precisamente, color ottone, diventato
praticamente sinonimo di falso. Il simbolo della
Luftwaffe, l'Aquila che artiglia la svastica, vedi inizio articolo, non
compare sulle macchine originali, ma spesso sulle copie. La posizione
dell'incisione sul carter posteriore è poi un altro elemento da
considerare, vedi in fondo a destra. Infine
l'incisione corretta è
Luftwaffen Eigentum e NON Luftwaffe, vedi sotto a sinistra.
Falsa Leica militare su base di sovietica Zorky: oltre alla doratura e
al rivestimento color legno si tratta di una macchina che si
ispira alla Leica e NON una copia come invece la FED, pertanto va posizionata tra le
citazioni piuttosto che le vere copie.
Falso con simbolo corretto, ma invertito, della Luftwaffe, ma che NON
appare sulle macchine, ulteriore simbolo, simile a quello della Marina,
sulla staffa, sempre fissata con 3 viti, invece che 4.
Per concludere questa breve carrellata sui falsi un florilegio di
errori o ingenuità: mancanza del tempo di otturazione di 1/1000 (tutte
le Leica militari lo possiedono), numero corrispondente al modello III,
che invece possiede il tempo di 1/1000 di sec, aquila senza svastica (2
errori in uno), incisione Berlin (mai apparsa sugli originali) e
ciliegina sulla torta. incisione del Comando della Scuola
dell'Aviazione, vero colpo di personalizzazione. In più la staffa
fissata con 3 viti (4 nelle Leica) e il bottone dei tempo di forma
diversa dalle Leica. Tralasciamo la classica doratura e il rivestimento
ligneo...
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Il simbolo della tecnologia della
Luftwaffe nella IIa G.M.: il Me 262, primo aereo operativo a reazione
con ali a freccia e padre di tutti gli
aerei da caccia moderni.