LEICA POST

Pp.Ghisetti


Accanto alla fotocamere militari e scientifiche esiste anche il settore di apparecchi Leica costruito appositamente per le amministrazioni postali, onde poter utilizzare una documentazione fotografica dei contatori da cui generare le relative fatture sui consumi.
Queste fotocamere, principalmente predisposte per le Poste tedesche, possedevano una vistosa piastra anteriore, onde da poterle inserire in un'apposita forcella già predisposta davanti ai contatori, con diaframma e tempo di otturazione già impostato, per poter velocizzare tutta la sequenza delle operazioni. Le modifiche alle fotocamere, con le relative forcelle erano predisposte dalla Alos A.G. di Zurigo.
Le fotocamere per utilizzo 'postale', scelte per la loro robustezza e affidabilità, erano al tempo abbastanza diffuse e ricordiamo le svizzera Alpa della Pignos, le francesi Foca e anche le Robot di Otto Berning.
Le prime Leica Postali risalgono al 1958, del tipo MD (nr 928923 con formato 24x27mm) e MDa, (nottolino di riavvolgimento pellicola tipo M4) con blocco della ghiera dei tempi sul 1/50 di sec, onde poter sincronizzare l'otturatore col flash predisposto, fondello modificato per datario e pulsante di scatto azionabile solo col flessibile. Alcune fotocamere, per aumentarne l'autonomia, possedevano il formato 24x27mm, con conseguente contafotogrammi modificato sino a 60. Normalmente una delle due prese sincro posteriori era bloccata.




Tuttavia la Leica MD Post pone un problema: questo modello speciale è apparso  nel 1958, col nr 928923, (prima MD Post conosciuta), mentre la MD di normale produzione è comparsa solo nel 1964, col nr 1102501. Inoltre il contafotogrammi è chiaramente derivato da quello delle M3, mentre la MD di serie ha un contafotogrammi esterno derivato dalla M2. Pertanto è possibile e altamente probabile che le MD Post siano in realtà delle M3 modificate per necessità., anticipando di ben 6 anni la MD di normale produzione. Che la M3 sia stata utilizzata come fotocamera Post lo dimostra il modello illustrato sotto, completo di ottica Summaron 35/2,8, utilizzata con (in questo caso) l'inultile e costoso mirino- telemetro, probabilmente per far fronte ad una richiesta urgente. In alcune fotocamere il telemetro NON è stato montato e la relativa finestrella è vuota (ref. Alvin Cheung). Da queste note discende che il modello MD non sarebbe altro che una evoluzione successiva della  M3-MD Post.

















  Anche il modello MD-2 è stata modificata in PostCamera e dotata di Summicron 35/2, obiettivo stranamente luminoso. Questa rara combinazione solitamente possiede numerazioni che sono assegnate alla R-3. Poichè questa fotocamera è entrata in produzione nel 1980 e nei registri Leitz le ultime forniture di fotocamere Post risalgono al 1974, la MD-2 Post, cui è stata anche inserita una leva di carica della precedente MDa, rimane quasi sicuramente una fotocamera predisposta privatamente su richiesta in epoca successiva. Ne sono conosciuti solo 14 esemplari. Qui sotto è mostrata anche con il grosso apparato flash, appositamente predisposto, con centralina elettronica.






sotto: rara M3 POST






Le ottiche, inamovibili e con distanza di messa a fuoco prefissata e bloccata, sono solitamente dei Summaron 35mm f/2,8 o f/3,5 (marcato Post), con diaframma bloccato tra f/5,6-8, ma si segnala anche un insolito Summaron 28/5,6, derivato, con tutta probabilità, da una rimanenza della produzione dell'ottica con innesto a vite 39x1, riadattata.
Talvolta sul fondello appare un adesivo con la scritta Post e l'anno di riferimento.
Tra le macchine con innesto a vite 39x1m si segnalano: una Ig con Summaron 35/2,8 e una If per le Poste Svizzere con Summaron 35/3,5, con piastra anteriore rotonda anzichè squadrata. Probabilmente si tratta di modifiche eseguite privatamente.

  M6 POST

Nel 1992/93 sono state ordinate 8 fotocamere tipo M6 dalla società Sudafricana delle comunicazioni TELKOM, complete di ottica fissa Summicron 35/2, con valore del diaframma prefissato a f/4 e  messa a fuoco fissata a 70cm; l'aggiunta della piastra anteriore è stata eseguita localmente. Sembra che la Telkom abbia utilizzato anche fotocamere Alpa e Canon per la lettura dei contatori. Un'ulteriore aggiunta, anche sorprendente e inaspettata, alla saga delle Leica Post.






M4-P POST, produzione sconosciuta






  Incrociando le varie fonti si arriva ad un totale produttivo di 1219 Post camera. Tuttavia in questo particolare settore le numerazioni sono confuse, sovrapposte e non coincidenti con i modelli di serie, per cui il precedente totale produttivo è relativo.
Inoltre il totale fa riferimento alle fotocamere Post conosciute, ma chiaramente non a quelle trasformate dopo la consegna, per i più svariati motivi. Non è da escludere che con la dismissioni aziendali possano spuntare nuove fotocamere di questa particolare tipologia, del resto l'ultima Post illustata, la M6 sudafricana, dimostra chiaramente che il numero delle fotocamere modificate in Postcamera è difficilmente quantificabile.
Si tratta in definitiva di un'ulteriore conferma dell'adattabilità delle fotocamere Leica in un settore molto particolare, dai risvolti non sempre chiarissimi, e forse per questo ancora più affascinanti.

modello        esemplari           anno prod.
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MD                    78                          1958
MD 24x36                227                          1963-66
MD 24x27         32                          1966
MDa 24x36           200                          1967-71
MDa 24x27           457                          1968-76
MDa blitz        200                           1972
MD-2                14                          1974
M4-2                   3                          1977
M6                      8                          1992