PP.Ghisetti
La Leicaflex Select Ligth, ovvero SL, con lettura attraverso
l'obiettivo (TTL con cellula al CdS) e misurazione spot è la logica
evoluzione della prima Leicaflex: appare nel 1968 e rimane in catalogo
sino al 1974, con 70.995 pezzi prodotti, sia neri che cromati.
Si tratta di un apparecchio interamente meccanico con otturatore a
tendina che arriva sino al tempo di 1/2000 di sec, mentre la batteria
alimenta esclusivamente l'esposimetro, con indice a lancetta da far
collimare con l'ago, con tempi di otturazione visibili nel mirino.
La misurazione della luce a tutta apertura introduce una seconda camma
negli obiettivi, rispetto ai primi per Leicaflex che ne possedevano una
sola.
Il mirino rapresenta uno del massimi capolavori Leitz in fatto di
lavorazione e luminosità, con una trama di microprismi finissimi che
permettono una visione ottimale del soggetto inquadrato, anche agli
angoli.
Viene introdotto con questo modello anche il pulsante della profondità
di campo, che può essere sia nero che cromato. Esiste anche
l'autoscatto meccanico con ritardo di 10secondi: la levetta in alcuni
modelli possiede un trattino bianco verticale.
La levetta di sblocco degli obiettivi era in plastica rossa nelle prime
SL prodotte, poi sostituita con una levetta di metallo.
Il numero di matricola si trova talvolta sul fondello oppure anche sul
bordo posteriore.
La macchina pesa 650g
Produzione totale certificata di 25.995 esemplari, vedi tabella sotto
Accanto al modello base fu offerto la versione
SLMOT, dotata di motore
con innesto a vite: la macchina non possedeva l'autoscatto, era solo in
finitura nera (pochissimi laccati neri) e ne furono prodotte 990
esemplari. Vedi tabella sotto.
Macchina e motore pesavano 1,250g.
Nel 1972, in occasione delle Olimpiadi di Monaco di Baviera furono
prodotti 1000 esemplari commemorativi, con i 5 anelli olimpici e il
numero 72, oltre al numero progressivo dell'apparecchio. Circa 200
ulteriori esemplari non riportano il numero di matricola.
Esiste anche una versione di SL
utilizzata dalla NASA, L'Ente Spaziale Americano, con uno speciale
selettore dei tempi ingrandito così da poter essere manovrato coi
guanti.
La Leicaflex SL non accetta le ottiche da 16-24-zoom 80-200 nè il
15/3,5.
La Leicaflex SL rappresenta uno dei capolavori della Leitz per
costruzione e semplicità di funzionamento, con un mirino brillante di
eccezionale luminosità abbinato ad una meccanica senza
tempo.Estremamente consigliabile.
Qui sotto la tabella con i dati costruttivi relativa a SL e SL Mot
Produzione totale dei 2 modelli pari a 26.985 esemplari.
sopra: raro esemplare di Leicaflex SL Schnitt
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Era previsto anche il mirino angolare cod 14186
Sistema esposimetrico della Leicaflex SL progettato da Erich Mandler,
con specchio reflex semitrasparente e specchio parabolico posteriore
semiriflettente, con elementi di Fresnel, evoluto poi da Schmdit
ponendo la fotocellula sul fondo del mirabox.