Esposimetri
1955 - 1980
PP:Ghisetti
Leicameter Prototipo
Studio di Leicameter molto ben realizzato, dotato perfino di borsa
apposita, e funzionante con tutti gli elementi caratteristici del
futuro Leicameter, la linea è ancora rettangolare e non rastremata.
LEICAMETER M
Prodotto dal 1955, (cod METRA), subito dopo la nuova M3, presenta una
cellula al selenio protetta da uno sportellino
apribile: i primi modelli presentano tre scale, ovvero DIN, ASA e
Weston, poi ridotta a due, nei modelli successivi,
con l’eliminazione della scala Weston. Anche per questo modello è
previsto l’amplificatore del segnale, cod. MBOOW,
che viene inserito in una piccola staffa laterale.
LEICAMETER MC
Versione del 1956, sempre con cellula al Selenio, leggermente ridotta
nelle dimensioni rispetto al Leicameter M,
senza sportellino anteriore, sia in versione cromata che nella rara
versione nera. E’ stato aggiunto un pulsante per
selezionare la scala di lettura in luce forte o scarsa.
Possedeva il booster apposito (MBOOW-C, poi MBOOC), che poteva essere
montato nelle slitte anteriori, oltre alla
mascherina per la luce incidente.
I primi esemplari possedevano la scala dei tempi 5-10-25-50 come
le rispettive M3 sino al 1958, ed inoltre il tempo
sincro era inizialmente segnalato con una lineetta rossa, poi
sostituita da un puntino rosso.
LEICAMETER MR
Nel 1966 appare il nuovo Leicameter con esposimetro al CdS: l’angolo di
lettura corrisponde ad un obiettivo da 90mm,
ovvero 27°. Anche in questa versione esiste il pulsantino per la doppia
lettura, in luce forte o scarsa, e occorre
una batteria, tipo PX13 per l’alimentazione, che trova posto sul
fondello dell’esposimetro, con il cursore di
controllo carica posto sul davanti. Si caratterizza per l’evidente
pulsante laterale che accende l’esposimetro.
In versione sia cromata che nera.
LEICAMETER D
Raro prototipo di Leicameter concepito per essere accoppiato alle Leica
M, per rimpiazzare il Leicameter MR-4. Funzionava con LED (da qui la sigla D per
Digital) alimentati
da una pila da 6 volt PX28. Costruito in materiale plastico dalla AFAB
per la
Leitz Midland non fu mai messo in produzione, in quanto l'avvicinarsi
della presentazione della M6, dotata di esposimetro TTL, lo rese
obsoleto.
.
LEICAMETER MR-4
Versione finale della famiglia appare subito dopo la versione MR, da
cui deriva: l’interruttore ora è stato spostato
sulla parte superiore dell’esposimetro, per non intralciare il nuovo
manettino di riavvolgimento della Leica M4. Sia
cromato che nero. E’ rimasto in catalogo sino al 1980.
Versione speciale in finitura grigio martellato (Hammertone) per il
cofanetto commemorativo (Leica M-A con Noctilux f/095 silver)
realizzato per i 25 anni del noto negozio Leicashop di Vienna nel 2016,
METRASTAR
Nel catalogo americano del 1968 a
pag 26,accanto al Leicameter MR-4, appare anche il Metrastar della Metrawatt di
Norimberga, costruttore dei Leicameter. Si tratta di un esposimetro al CdS, dal
peso di 220g, compresa la custodia protettiva. Possiede una misurazione di 18°
di angolo di campo, sia per luce incidente che diffusa. Ha bisogno di una
batteria Mallory PX 625. Una particolarità del Metrastar risiede nel possedere
una piccola finestrella reflex per per visionare l’esatta inquadratura da
misurare. Si tratta di un raro caso in cui compare un esposimetro non Leica in
un catalogo Leitz, con nr 14,250.