BELUN
PP.Ghisetti
Per
il sistema di fotocamera ed ottiche con passo a vite 39x1mm, fu
concepita tutta
una serie di accessori che
permettessero la fotografia ravvicinata, in modo
tale da superare le difficoltà operative tipiche della macchina a
telemetro in
questo particolare settore.
L’accessorio
BELUN, composto da un tubo di prolunga e un treppiede con maschera,
permetteva
di arrivare
all’ingrandimento di 1:1 con l’ottica Elmar f/3,5 e di delimitare
esattamente il campo inquadrato, grazie appunto
alla maschera con dimensioni
del fotogramma 24x36mm, che veniva posizionata sul soggetto prescelto.
Indi,
montata l’ottica estesa e la fotocamera alle estremità del tubo di
prolunga, si
poteva fotografare il soggetto
prescelto, magari usando l’autoscatto, nelle
macchine dotate di questo accessorio, superando in questo modo
il problema
dell’esatta delimitazione del soggetto e l’errore di parallasse, oltre
la
limitata distanza di messa a fuoco,
tipica delle macchine a telemetro.
Occorreva naturalmente determinare l’esatta esposizione, che, dato il
tubo
di
prolunga, risultava leggermente più lunga nel tempo d’otturazione,
ovvero
poteva anche essere compensata
con un’apertura del diaframma di mezzo stop.
Il
BELUN apparve nel 1932 e rimase in catalogo sino al 1958, quando
Un esempio d’ingegnosa creatività, di semplice e facile uso, nel rendere il sistema Leica universale e adatto ad ogni attività fotografica.