Proiettore
VIIIs
Pp.Ghisetti
Si tratta di
un proiettore del 1938 che supera le precedenti esperienze Leitz in questo
campo, offrendo tutta una serie di novità.
Il design è ancora legato alla forma classica, con la base
rettangolare e un grosso parallelepipedo che contiene lampada e condensatori.
Costruzione interamente metallica eccezionalmente robusta per tre chili di
peso. Da notare che mentre nei contemporanei Parvo e Prado la base era in
bakelite, in questo modello, per ottenere la massima stabilità si è utilizzato
solo metallo.
Cod TUUDY.
Tre le
principali innovazioni:
-
Ottica
standard Hektor da 100mm f/2,5, luminosa e brillante; il complesso del tubo
dell’ottica scorre su due speciali guide, che servivano anche come supporto in
caso di uso di potenti teleobiettivi, e bloccata da una leva a chiave, con
sostituzione immediata;
-
Nuovo
sistema di condensatori, per offrire un’immagine luminosa sino ai bordi, con
diametro di 55mm, composto da due lenti quadrate e una lente circolare, tutte
mobili, in quanto posizionabili in tre diverse fessure in base all’obiettivo
prescelto.
-
Lampada
da 250watt, facilmente accessibile e sostituibile, e regolabile dall’esterno
per la centratura.
Con un’unica vite
posteriore si regola l’inclinazione del proiettore stesso.
Poteva proiettare immagini singole e con l’apposito accessorio, anche immagini in striscia.
Ne
esiste anche una versione con lampada da 375 watt, cod VOGUU, con filtro
anticalore e speciale contenitore della lampada stessa. La LNY nel 1939 aveva
predisposto anche le versioni da 750 e 1000 watt, cod NAABC, veri mostri da
proiezioni in sale cinematografiche, con speciale ventola di raffreddamento,
cod VEEUM. Questi proiettori da 40 metri producevano, con ottica Epnor da
300mm, una’immagine di 5x5 metri di base.
La produzione fu sospesa nel 1940 per l’inizio della Guerra ma riprese alla fine, con una nuova versione del 1951, sempre per gli USA, con lampada da 400 watt, cod VOGGM. Rimase poco in produzione, in quanto affiancato dai più piccoli e leggeri Prado100 e poi 150, vedi qui, molto più adatti a proiezioni familiari o in piccoli locali.
Per
adattarsi alle varie esigenze erano disponibili una vasta serie di obiettivi,
come gli Hektor da 85/100mm, i Dimar da 150/200/250mm, o il potente Epnor da
300/4,3.
Naturalmente erano disponibili quattro diversi tipi di condensatori per adattare la luminosità alla focale richiesta.
Dalla
pubblicità Leitz si notano chiaramente le dimensione delle due versioni del
VIIIs e del Parvo-Prado; da questo confronto si apprezza il differente
indirizzo dei prodotti, per uso pubblico i primi, per privati e amatori i
secondi.
Si
tratta in definitiva di un proiettore futuristico, con moltissimi accessori
specialistici, per microscopio o proiezioni continue di film in striscia,
altamente professionale nella costruzione robustissima e nella flessibilità,
adatto a proiezioni di alto livello in sale ampie.
Abbastanza raro in quanto la sua produzione è solo teoricamente durata dodici anni, ma in realtà non più di 3/4 anni. Molto apprezzato negli U.S.A.