Ricordo di Fulvio Roiter
Incontro con Lou Embo
P.p. Ghisetti
Fulvio Roiter, 1926-2016. è stato uno dei più noti, ammirati e
copiati fotografi italiani. Autore di centinaia di libri fotografici su
ogni angolo del mondo, inizialmente votato al bianco e nero di estrema
qualità, è poi definitivamente passato al colore, cogliendo col volume Essere Venezia
un successo editoriale senza precedenti, superando il milione di copie
stampate. Dotato di una estrema sensibilià per la composizione elegante
e pittorica, possedeva una ideologia interpretativa di impostazione
estetizzante, con una cura quasi edonistica dei colori e delle forme,
mai banale, e di forte impatto poetico.
Roiter
ha rappresentato un punto di rifermento assoluto tra gli anni Ottanta e
Novanta, tanto che Leica nel 1959 gli ha donato una M2, la nr 950000,
onore unico tra i fotografi italiani.
Autodidatta e poi allievo prediletto di Paolo Monti, fondatore del circolo fotografico veneziano La Gondola,
Fulvio possedeva un istinto fotografico naturale unito a un colpo d'occhio folgorante, che si manifestò
prepotentemente sin dal suo secondo libro dedicato all'Umbria di
S.Francesco, tra l'altro vincitore del premio Nadar a Parigi nel 1956. Un inizio da vero predestinato!
Approfittando della fine del lockdown incontro la moglie, al Lido di Venezia, la fotografa di origine belga Lou Embo.
Donna gentile e sensibile, entriamo
subito in sintonia, parlando di Fulvio e di fotografia, che del resto faceva già parte della sua vita prima di
conoscere il marito, essendo stata iniziata dal padre all'arte fotografica fin da ragazza nella natia Anversa, negli anni Cinquanta, insieme alla sorella Suzy. Per
Roiter fu un colpo di fulmine immediato, e i due si sposarono a
Bruxelles nel 1960, dopo appena un anno dal loro primo incontro.
La produzione fotografica di Roiter è immensa e nello studio,
luminoso ed ampio, fanno mostra decine e decine di volumi realizzati dal
Maestro di Meolo in tanti anni di attività. Saranno un centinaio, azzardo. Molti di più! mi
ribatte la signora Lou, ed in effetti la lista sembra infinita,
considerando anche le edizioni straniere e, pur credendo di conoscere
l'argomento, mi accorgo della quantità sorprendente di tanti volumi di cui ignoravo l'esistenza.
Naturalmente parliamo di Leica e la signora Lou sfodera una perfetta M4
corredata dal classico Summicron 50/2, un dono di Fulvio, anche se
ammette una predilezione per la Minolta CLE, di cui
possiede addirittura tre corpi, ognuno corredato da un'ottica diversa. Ora utilizza una Leica D-Lux 5, di cui apprezza sia la compattezza che la facilità operativa.
Quando negli anni Ottanta incontrai Roiter a Terrasini per un
workshop, ricordo che allora usava la nuova Leica R4 e ne era
entusiasta. Era
innamorato del Program, che gli permetteva di scattare in modo
immediato, spontaneo, sempre con una esposizione corretta. E
qualcuno pensa che Program sia riservato solo ai dilettanti! Qualche
tempo dopo, a Cortina d'Ampezzo vidi una sua proiezione di
diapositive sul Messico, paese che avevo visitato da poco. Fece vedere solo 200
immagini,
semplicemente sublimi per impatto coloristico, composizione e
interpretazione dei personaggi, Sfogliando il suo libro Viva Mexico, pensai che
fosse meglio per me dedicarmi esclusivamente all'alpinismo.....
Non senza emozione ammiro una serie di stampe di famosissime immagini
di Roiter, tra cui una in particolare che è stata anche pubblicata
sul numero di Progresso Fotografico del gennaio 1980,
in una monografia a lui dedicata.
Fatalmente arriviamo a parlare di Essere Venezia, anno 1977 che, con le numerose derivazioni seguenti come L'Oriente di
Venezia, Laguna, Carnevale ed altri, rappresenta il tema centrale dell'arte
fotografica di Roiter ed anche la sua opera più acclamata e conosciuta. Del resto, non casualmente, il suo primo libro è stato Venise à fleur d'eau,
pubblicato nel 1954.
E qui scatta a sorpresa un interessante aneddoto: Andrea Zanzotto, autore dei testi, aveva suggerito il titolo Quasi Venezia, che tuttavia non convinceva pienamente Roiter. Leggendo appunto l'introduzione di Zanzotto, la signora Lou, notando la costante ripetizione del verbo essere, suggerì Essere Venezia come titolo definitivo. Roiter
ne fu folgorato: era il titolo che stava cercando per il suo
capolavoro! E così Essere Venezia fu tradotto in diverse lingue e
pubblicato in tutto il mondo, diventando un caso editoriale unico e
sino allora mai visto nella letteratura fotografica italiana ed
internazionale. Per le immagini di questo libro, che riproduce,
ingrandendolo, il formato pellicola 24x36mm, Fulvio si è servito
principalmente della Leica R-3 con lo straordinario
(parole sue) Summicron 50, oltre alla M4-2 con Summilux 35 e Summicron 90mm. Un paio
di immagini sono invece realizzate con il 560mm. La pellicola usata era una Kodachrome.
A Fulvio Roiter è stata anche
dedicata una retrospettiva nel 2007 a Milano: qui vediamo il catalogo
Electa stampato magistralmente.
Due ritratti di Fulvio: impegnato alla Giudecca in uno
still-life e, a destra, con la Leica M6
Mi spiace molto di non essere riuscito ad intervistare Fulvio, per una
serie di rimandi di programma che hanno impedito questo incontro faccia
a faccia, lontani da un pubblico ammirato e plaudente, al cui
fascino Fulvio non sapeva sottrarsi, da affabulatore visivo e
dialettico qual era.
Lou Embo
Lou Embo, poi signora Roiter, ha iniziato a fotografare
con la sorella Suzy verso la metà degli anni Cinquanta, e ha pubblicato le sue prime opere
giovanissima sulla rivista Moustique. Durante il nostro incontro ci ha
mostrato un originale reportage su una gallina che aveva depositato un
bianchissimo uovo sul letto del padrone, velata allusione al fatto che
lei era rimasta incinta e non sapeva come comunicarlo a Fulvio! Vincitrice
di diversi premi fotografici, tra i quali un primo premio in Russia nel 1957, possiede una notevole sensibilità per la
composizione astratta, di cui mi ha mostrato diversi esempi.
Qui sotto un ritratto del famoso pittore Magritte eseguito da Lou.
Lou Embo è autrice di diversi libri fotografici, con una predilezione per le isole.
Alla fine del nostro piacevolissimo incontro, la signora Lou mi ha
voluto donare lo splendido e voluminoso catalogo della mostra
retrospettiva integrale su Roiter che si è tenuta ai Tre Oci della Giudecca nel
2018. Dono molto apprezzato, che terrò carissimo.
Ciao Lou, speriamo di rivederci!
Lido di Venezia, maggio 2021
Leica Q e M-E, Summilux 50/1,4 Asph