Leica IIc – Ic
Pp.Ghisetti
Si tratta di due macchine
semplificate derivate dalla IIIc, vedi qui, create una per allargare il mercato
abbassando i costi e aumentando la capacità produttiva, grazie appunto alla
costruzione semplificata, mentre la seconda è la prima Leica specializzata per
Visoflex e apparecchiature scientifiche, considerando che il modello Standard era una macchina tuttofare.
IIc
Si tratta della prima nuova macchina prodotta dalla Leitz dopo la guerra, considerando la IIIc del 1946 una continuazione con varianti del modello anteguerra. Cod LOOSE, che diventa LOOEL in caso di IIc completa di Elmar 5/3,5
Introdotta nel novembre del 1948, due anni dopo la IIIc versione dopoguerra, con numero iniziale di 440.001, e con la produzione terminata nel 1951 al nr451.000.
11.000 pezzi prodotti.
Direttamente derivata dalla versione dopoguerra della IIIc se ne differenzia per la mancanza dei tempi lenti, con un cerchietto a coprire al mancanza della manopola, e per il tempo massimo di otturazione di 1/500 di sec.
Normalmente dalla fabbrica la macchina usciva con il rivestimento detto Sharkskin, ovvero a pelle di Squalo. Talvolta la macchina presentava difetti nella finitura cromata, a causa delle difficoltà di trovare questo materiale nell’immediato dopoguerra: in questo caso la Leitz rifaceva il rivestimento senza nessun sovrapprezzo.
Ic
Macchina introdotta nel novembre del 1949 con nr 455001, con produzione terminata nel 1951 al nr 562800.
Poco più di 12.000 pezzi prodotti.
Codice OEGIO poi OCEGO.
In questo caso, oltre alla mancanza dei tempi lunghi e al tempo di otturazione di 1/500 sec, la IC presenta la mancanza totale del gruppo telemetrico con mirino. Al suo posto si trovano due slitte per un eventuale mirino aggiuntivo, della focale desiderata, e per un telemetro. Peso di 390g.
Al momento della sua presentazione la Ic era la Leica col prezzo più basso.
Si conoscono alcuni esemplari verniciati in nero su ordine speciale.
La Ic, che sostituisce definitivamente la Leica Standard, era anche una macchina secializzata per tutti i lavori in cui non occorrevano mirino e telemetro, per esempio in accoppiata con la cassette reflex PLOOT o Visoflex, o per uso scientifico con il MIKAS per microscopio. Vedi sotto, ad esempio, con cassetta reflex PLOOT e Telyt 200/4,5.
Il relativo numero elevato di esemplari prodotti, in ogni caso superiore alla IIc, dimostra che vi era una forte richiesta di macchine semplice e economiche, oltre che per usi scientifici e, appunto, per Visoflex, sistema che in questi anni si trovava in continua e forte espansione.
Ic Post