Il modello semplificato della IIIf senza tempi lunghi, appare nell'aprile del 1951
col nr di matricola 451001 sino all'anno successivo col nr 575000, per
9000 (8400 in altre fonti) pezzi prodotti. Va a sostituire il modello IIc come macchina semplificata.
I tempi di otturazione sono limitati a 1/500 di sec con scala 500 - 200 - 100 - 60 - 40 - 30 - B.
La ghiera sincro ha i numeri neri, mentre il bottone dei tempi lunghi è chiuso da un cerchietto.
Codici: LOOSE - solo corpo
LOOEL con Elmar 5cm
LUOON con Summicron 5cm
Nel 1953 viene offerta la versione con i numeri sincro rossi,
dal nr 574401, e col nuovo otturatore, montato anche sulla IIIf dal nr
611001.
Questa Leica viene presentata, nella brochure originale, come un modello con otturatore leggero -
"Leica mit leichtem Verschluss"
Inizialmente il tempo massimo di otturazione rimane 1/500 sec, poi dal
nr 675001 viene offerta la scala completa dei tempi, ovvero 1000 - 500
- 200 - 100 - 75 - 50 - 25 - B.
L'ultimo numero assegnato è 822000.
Finitura solo cromata e peso di 400g, solo 20g in meno della IIIf.
Da notare che la staffa è fissata da sole due viti anzichè quattro.
La IIf non ha autoscatto, anche se questo poteva essere aggiunto in un
secondo tempo dalla Leitz, di solito aggiungendo anche i tempi lunghi,
trasformando pertanto la IIf in una IIIf.
Tutte le rimanenti caratteristiche sono identiche al modello IIIf.
E' rimasta in produzione sino al 1956, con 35.100 (oppure 35.700) pezzi prodotti in totale.
Complessivamente si hanno:
IIf n.n con tempo di 1/500 - 8400 o 9000 pezzi
IIf n.r con tempo di 1/500 - 12.350 pezzi
IIf n.r. con tempo di 1/1000 - 14.350 pezzi
Si ha l'impressione che nei registri si abbiano alcune sovrapposizioni
nel passaggio tra numeri rossi con tempo max 1/500sec e sempre numeri rossi con max 1/1000 sec, con possibili duplicazioni
numeriche, che porterebbero il totale produttivo ad essere leggermente
variabile.
Infine una nota curiosa: il modello IIf, teoricamente un derivato
semplificato della IIIf, possiede numeri di matricola da nr 451001,
ovvero
prima del modello base
IIIf che parte dal nr 525001. Forse l'assegnazione di lotti
predestinati o forse in realtà una produzione anticipata, rimane il
fatto che il modello teoricamente semplificato
precede il più completo di base.
Esistono macchine marcate Leitz-Eigentum (proprietà della Leitz), e Betriebsk,
(Fotocamera aziendale), con soli 3 numeri di matricola, ovvero per uso
e valutazioni interne, qui sopra con un prototipo di Summicron.
Da notare sotto che la borsa pronto per la IIf è la classica ESFUS.
Leica IIf del 1956, ultimo lotto prodotto di 1000 esemplari, sul retro del carter compare l'incisione
Made in Germany.
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TRASFORMAZIONI Originali
Come accennato sopra, la Leitz forniva un servizio costante di
aggiornamento tecnico su richiesta degli utenti interessati, in base
alle caratteristiche dei nuovi modelli. Qui alcuni esempi.
Leica IIc synch
Una Leica IIc (periodo 1948/51) trasformata in IIf,
sostituendo il carter superiore con nuovi tempi di otturazione e
sincro. I tempi lunghi, non presenti nel modello originale, non sono
stati aggiunti. Evidentemente l'utente era interessato alla
sincronizzazione flash.
Leica II synch
Trasformazione di una Leica II
del 1932 non dotata di serie di tempi lunghi di otturazione e di colore nero, in
una IIf, a dimostrazione del costante aggiornamento del sistema a
favore degli utenti. Da notare che in questa trasformazione, mantenendo il colore nero originale, si è ottenuto un ibrido mai prodotto.
Conversioni non originali
Magnifico rifacimento in colore nero di una IIf completa di Leicavit SYOOM: un lavoro magistrale e di grande effetto!
Leica IIf dorata artigianalmente e rivestita di pelle di serpente rossa: un lavoro molto ben riuscito.
Leica If
La Leica If rappresenta l'evoluzione della macchina scientifica Leica,
al posto della Ic, con la possibilità di sincronizzare ogni tipo di
flash, compagna dei Visoflex e delle varie apparecchiature scientifiche
di micro e macrofotografia.
Codice OEFGO solo corpo
OEGIO solo corpo con mirino SBOOI
OEINO con SBOOI e Elmar 50/3,5
Da notare che i codici OEFGO, OEGIO e OEINO sono identici alle medesime
versioni della Ic, ad indicare la continuità concettuale del modello.
La macchina presenta lo stesso scafo della IIIf, ma senza mirino, senza telemetro e
senza tempi lunghi, al posto della ghiera di questi fa bella mostra il
contatto sincro, che rende immediatamente riconoscibile questo modello.
Sul carter superiore si trovano due staffe (fissate ciascuna da due
viti invece delle canoniche quattro), per l'eventuale mirino e per un
telemetro. Peso 380g.
La produzione inizia nel 1952 col nr 562293.: inizialmente la ghiera
dei tempi sincro è nera con tempi di otturazione di 500 - 200 - 100 -
60 - 40 - 30 B. Questo gruppo di fotocamere è stato costruito in 1118
esemplari.
Nel 1953 la ghiera passa a numeri rossi e i tempi di otturazione
diventano: 500 - 200 - 100 - 75 - 50 - 25 B., con una produzione
totale di 15.780 pezzi di entrambe le versioni, sino al 1956, con
numero finale 851000. La If verrà sostituita nel 1957 dal modello Ig.
Naturalmente era sempre disponibile il servizio di conversione in fabbrica per trasformare la If in IIf o IIIf.
Per trasportare la If con mirino e telemetro era disponibile, nella
migliore tradizione Leitz, la speciale borsa alta, cod ESOOG, vedi
sotto.
Molto raramente la If è stata dotata successivamente di autoscatto,
probabilmente per eliminare le eventuali vibrazioni su microscopio o
apparecchiature simili.
Considerando che la Ic era stata prodotta in 12.000 esemplari, i quasi
16.000 pezzi della If dimostrano la rinascita dell Leitz nel dopoguerra
sia con una macchina semplificata, poi ampliabile, per poter entrare
nel sistema Leica gradatamente a costi contenuti, sia, nel
boom o Germania del dopoguerra, la richiesta della sezione
scientifica (ospedali, cliniche, Istituti di ricerca, usi vari del
Visoflex), da sempre fiore all'occhiello dell'industria di Wetzlar.
If
: notare la doppia staffa con due viti ciascuna
If completa di mirino SBOOI e telemetro FOKOS
If numeri neri
If numeri rossi
Speciale Betriebsk camera (ovvero di servizio per uso interno, notare
il numero speciale a 3 cifre), costituita da una commistione di Ic e
If, con otturatore a tendina 24x24mm,
L'uso classico della If in unione ad un Visoflex II, con mirino
OTXBO, per poter utilizzare teleobiettivi, come il Telyt 200/4 fornito di anello OUBIO
La Leica If poteva essere anche una soluzione economica per utilizzare
i grandangoli con messa a fuoco a stima, sfruttando la profondità di
campo.
La If completa di mirino SBOOI e accessorio ZIOOQ, necessario per
montare correttamente il flash CEYOO: uno degli utilizzi specifici
della If.
Per portare la If completa di mirino e telemetro FOKOS era disponibile la speciale borsa alta ESOOG.
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La If ha avuto anche applicazioni militari come in questo corredo per le F.A Svedesi, su questo particolare kit vedi dettagli
qui
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su NADIR una prova sul campo della IIf
qui